Quando esposto ad un pericolo, ad una minaccia (in senso ampio, non solo fisica, anche emotiva o ai nostri valori) o quando sovraccarico, ognuno di noi entra in modalità lotta o fuga.
“Questa Sindrome Generale di Eccitazione o lotta/fuga descrive un processo neurologico, tracciato dalla mente conscia attraverso i messaggi di “pericolo” o “sovraccarico”. Una volta operativo, esso funziona interamente attraverso la mente inconscia o sistema nervoso autonomo. Questo sistema prepara la nostra fisiologia e neurologia ad accedere ad uno stato di grande energia così che possiamo combattere o scappare.” (Michael Hall, liberamente tradotto da Figuring Out People).
Come detto, quello di lotta/fuga è un processo che si svolge a livello inconscio, come se in noi si avviasse un software che non sappiamo di aver istallato e che non abbiamo volutamente lanciato. Parte e basta, e lo percepiamo all’opera nel nostro corpo, lo vediamo nelle nostre azioni e lo ascoltiamo nelle nostre parole.
Ci sono persone che “imparano” a rispondere al pericolo/sovraccarico “lottando” e adottando, automaticamente, una risposta di tipo aggressivo e ci sono persone che “imparano” a rispondere automaticamente scappando, evitando la fonte del pericolo/sovraccarico, o accondiscendendo.
LA RISPOSTA EMOZIONALE PUO’ VARIARE A SECONDA DEL CONTESTO.
La stessa persona potrebbe avere uno stile operativo “lotta” in certe situazioni (ad esempio nei rapporti sentimentali) e un altro stile operativo in altre situazioni (ad esempio nei rapporti di lavoro con i superiori gerarchici).
Pensa alle aree della tua vita, ai vari contesti relazionali, qual è la tua risposta automatica, istintiva?
Una controversia, come ad esempio la separazione tra coniugi/conviventi o una contestazione da parte di un cliente, così come una qualunque interazione tra due persone che sono in disaccordo/conflitto su qualcosa di importante per loro, può generare la sensazione di pericolo/minaccia/sovraccarico e quindi avviare il processo neurologico lotta/fuga.
Ricordiamo infatti che il pericolo e la minaccia possono riguardare, non solo la nostra incolumità fisica, ma anche la nostra sfera emotiva, valoriale, i nostri obiettivi, bisogni ecc.
"Il conflitto non può esistere senza la tua partecipazione" W. Dayer
QUALI SONO LE CONSEGUENZE DI UNO E DELL’ALTRO STILE IN UN CONFLITTO?
Quando entrambe le parti adottano uno stile operativo aggressivo, la controversia o in generale il conflitto si trasformano in litigio o in una guerra e lasciano inevitabilmente vittime sul campo;
allo stesso tempo, quando una o entrambe le parti hanno uno stile operativo “fuga”, ci si ritrova con una finta pace o con accordi che non sono veramente voluti e accettati, dettati solo dalla spinta ad evitare il confronto. Accordi che lasciano insoddisfatti e con l’amaro in bocca.
In entrambi i casi, facilmente, il rapporto sarà danneggiato e questo si ripercuoterà sul presente e sul futuro.
Lo ribadisco, tutti noi entriamo automaticamente in una o nell’altra modalità, a meno che stiamo lavorando sulla nostra crescita personale e abbiamo già imparato ad utilizzare una terza via, quella dello stile assertivo.
Ovvero, quello stile in cui potrei ancora sentire l’impulso di lottare piuttosto che di fuggire, ma rifiuto entrambi e scelgo consapevolmente come rispondere nel modo più funzionale possibile al soddisfacimento dei miei interessi, che nella Negoziazione Evolutiva implica un confronto finalizzato alla costruzione di un accordo che soddisfi anche gli interessi dell’altro e, possibilmente, che preservi la relazione per il futuro.
COME ENTRI NELLA MODALITA’ ASSERTIVA?
- Il primo passo di ogni cambiamento è la consapevolezza. Quindi pensa al contesto in cui vuoi agire con uno stile assertivo e diventa consapevole di quale risposta si attiva istintivamente.
- “Vai al balcone” (William Ury, esperto di negoziazione) e osservati in quel contesto. Come reagisci quando ti senti “minacciato” o sovraccarico, quando aumenta il tuo livello di stress? Quali sensazioni provi, cosa ti dici, come comunichi e agisci?
- Ora scegli in quale altro modo vuoi rispondere, che sia più assertivo e funzionale. Immaginati parlare e agire con assertività, perseguendo il tuo interesse, senza cercare di dominare e importi. Come dev’essere il tuo battito cardiaco, il tuo respiro, il tono della tua voce.
Allenati nella tua mente e decidi che lo farai anche fuori. - Bene, ora fallo! Fallo ogni volta che senti arrivare la vecchia risposta automatica. Può darsi che le prime volte sarà difficile, ma se persevererai nella tua decisione, diventerà sempre più facile. Se scatterà di nuovo la risposta automatica, potrai sempre correggerla subito dopo. Ricorda...
“Non esiste fallimento, soltanto feedback.”
(Presupposto di PNL)
Ecco, quanto più riesco a mantenermi focalizzata e ad agire questi principi, quanto più la mia vita lavorativa (e non solo) migliora!
Ora, dato che non ho scritto questo articolo per parlare di me, ma per essere di aiuto, concludo dicendo: se ha funzionato per me, potrebbe funzionare anche per te.
Naturalmente, non è una formula magica né la ricetta universale, ma se vuoi, la puoi provare.
Trova un modo per ricordarti di applicare ogni giorno al meglio i 6 principi, adattandoli a te. Magari puoi focalizzarti su un principio alla settimana o uno al giorno a rotazione.
Se già ne applichi uno o più, ti va di condividerlo nei commenti?