Hai un conflitto importante e stai pensando di rivolgerti ad un avvocato per andare in causa, perché pensi che quella sia l’unica strada per farti valere? Non è così.
C’è un’alternativa con cui puoi veramente farti valere e perseguire i tuoi obiettivi: la negoziazione. Ecco i suoi punti di forza.
- Negoziare ti consente di avere il CONTROLLO, di scegliere, di decidere, di stabilire le regole del gioco e di costruire un risultato, che soddisfi al meglio i tuoi interessi, con il minor sacrificio.
In altre parole, negoziare offre alle parti l’opportunità di essere protagoniste nella soluzione dei loro problemi e delle loro sorti. Per contro, l'esito di una causa ha sempre un ampio margine di incertezza, perché a decidere è un terzo. - Negoziare aiuta le parti a mantenere o a costruire un RAPPORTO di rispetto reciproco e di collaborazione, cosa di fondamentale importanza soprattutto quando detto rapporto è destinato a proseguire nel tempo, come in ambito famiglia, tra vicini di casa, tra partner imprenditoriali ecc.
- Raggiungere un accordo negoziato richiede TEMPI molto più BREVI di quelli necessari per giungere ad una sentenza, e sono le parti a scegliere il ritmo.
Se ci sono pause, sono date dai bisogni delle parti, non dal sovraccarico del ruolo del giudice. - Quasi sempre, negoziare garantisce alle parti COSTI ECONOMICI INFERIORI. Il risparmio è ancora più significativo se le parti scelgono di negoziare con la mediazione di un solo avvocato in comune.
Negli ultimi anni si è vista una prassi giudiziaria sempre più orientata alla compensazione delle spese di lite (ovvero, ognuno paga il proprio avvocato). Può capitare anche ch, le spese legali superino o siano di poco inferiori a quanto si è ottenuto con la sentenza.
In sostanza, sono passati anni e ci si trova in mano nulla o poco più.
Non solo. Al termine della causa, lo sconfitto può essere talmente arrabbiato e ferito, da fare di tutto per vendicarsi: non adempie spontaneamente quanto stabilito dalla sentenza e/o propone appello, così da costringere il vincitore a spendere altro denaro per un’esecuzione forzata, magari infruttuosa, e per un altro grado di giudizio; poi, potrebbe andare in Cassazione; se si tratta di un coniuge, aimè, può arrivare a strumentalizzare i figli per nuocere all’altro; se è un imprenditore o un cliente, fa “cattiva pubblicità” alla controparte; ecc. ecc.
Per contro, un accordo, proprio perché espressione della volontà delle parti, viene dalle stesse rispettato. - La lite ha un costo emozionale, spesso elevatissimo.
É da anni che medici, psicologi e altri studiosi sostengono che le emozioni hanno un'influenza potentissima sulla nostra salute.
Emozioni come rabbia, rancore, vendetta, paura, tristezza, vittimismo e altre del genere, se mal gestite e trattenute a lungo, ci fanno ammalare.
Oggi, questo collegamento è dimostrato dalle neuro-scienze.
D'altronde, chi non sa che lo stress fa male? E cos'altro è lo stress se non l'effetto di emozioni come quelle descritte e di comportamenti nocivi?
Negoziare favorisce lo sviluppo di emozioni positive, che contribuiscono a tenerci in buona salute. - Negoziare spinge le parti a sviluppare creatività nella ricerca di soluzioni condivisibili, atteggiamento che potrà essere utile nella gestione di futuri eventuali contrasti, di trattative contrattuali, ma anche delle "trattative" personali che ognuno di noi si trova ad affrontare nella vita di tutti i giorni con un collega, in famiglia, tra amici ecc.
- Negoziare offre la possibilità di dare al rapporto da cui si è generato il contrasto una disciplina più completa e lungimirante, anche per evitare futuri dubbi e nuovi contrasti, che spesso insorgono nell’interpretazione e nell'esecuzione delle sentenze.
- Negoziare avvicina e crea circoli virtuosi, fare causa allontana e alimenta circoli viziosi.
Questi circoli contribuiscono a modellare la nostra società, quella in cui anche tu ogni giorno vivi.